Il Natale è una festa cristiana che ricorre il 25 dicembre, per ricordare e celebrare la nascita di Gesù Cristo. Per lo meno, così è stato per secoli.
Fino a qualche tempo fa, si cominciava a respirare l’aria magica di questa festività, non prima dell’8 dicembre, quando, per tradizione, si iniziava ad allestire il presepe o l’albero (di Natale, appunto), a seconda delle abitudini di famiglia, appena due settimane prima il sacro evento.
Ora invece, in questa società moderna, qualcuno (diciamo pure il consumismo?) ha deciso che il Natale appartiene anche ai non cristiani e i festeggiamenti, le celebrazioni possono iniziare pure ad ottobre, se non prima, quando le città e i centri commerciali sono già addobbati come nella notte della vigilia.
Quindi ben venga la parata di Babbo Natale a novembre! Non si sarà forse sparsa la voce secondo cui il Natale è stato istituito per festeggiare il personaggio col cappello rosso e barba bianca che arriva da chissà dove con le renne? Forse deve essere più facile credere a Babbo Natale che in Gesù.
Tutto questo andrebbe pure bene, se non si aggiungesse un curioso controsenso: ora i cristiani non sono più liberi di augurare e augurarsi “Buon Natale!”, come hanno sempre fatto; devono invece dire “Buone festività”, per rispetto di chi non è credente.
Luciano Lombardi