Vincere è una sfida attraente che coinvolge la gente
per sentirsi importante e attraversare ogni ponte
ma ci vuole la mente sentimento e talento
senza tanti lamenti quando sei perdente
affrontare il torrente anche controcorrente
accettare indolente l’onta di un fallimento
la veemenza del vento la zizzania strisciante
stretta stretta tra i denti.
Passo dopo passo mi stanco a più non posso
mi sento sotto a un masso o forse sottomesso
in questo mare mosso io son caduto in basso
con tutto il mondo addosso stordito dal fracasso
del guaio in cui mi hai messo e senza via d’accesso
speravo in un sorpasso per essere promosso
da chi me l’ha promesso e senza alcun permesso
mi ha già piantato in asso negandomi il successo.
Vincere è una corsa in salita la scommessa sbagliata
una storia finita e la fiducia tradita
in una brutta giornata quando bevi d’un fiato
il veleno versato per l’inganno tramato
da un amico pentito appagato e pagato
bella doccia gelata quelle spalle voltate
non c’è mai una scalata senza qualche ferita
un traguardo mancato è lezione di vita.
Io vincerò senza clamore
puntando in alto
realizzerò il sogno mio
e la fortuna mi bacerà.
La libertà conquisterò
la mia metà ritroverò
e tu sarai il primo premio
l’eternità di un solo giorno
la nullità di un vecchio re
comunque sia io vincerò.