Tesi di Laurea – I giovani e la radio

La radio come strumento di comunicazione

Vantaggi del mezzo radiofonico

Il mezzo radiofonico è potente per la rapidità del messaggio che, arrivando istantaneamente, riduce tempo, distanza e denaro ed è adatto alla diffusione di notizie. Migliaia di persone lo ascoltano contemporaneamente: è il mezzo più “popolare” e diffuso quasi ovunque.

La radio non obbliga a recarsi in luoghi specifici, si può trovare in qualsiasi luogo e costa poco. È pure uno strumento politico che permette di parlare, essere presenti e di lottare. Ha anche un potere di mobilitazione.

Risorse

La maggiore o minore efficacia pedagogica del messaggio radiofonico dipenderà dalla misura in cui questo riesca a:

1) essere interessante e captare l’attenzione dell’ascoltatore, senza richiedergli uno sforzo di concentrazione eccessivo;

2) sfruttare il potere di suggestione del mezzo, stimolando l’immaginazione dell’ascoltatore e suscitando immagini uditive, creando situazioni, avvenimenti, stati d’animo affinché non si distragga, né perda interesse, ma partecipi e si senta personaggio nel programma;

3) usare una svariata gamma di risorse espressive, avvalendosi non soltanto della parola, ma anche della musica e del suono;

4) creare una comunicazione affettiva, che non soltanto parli all’intelletto dell’ascoltatore, ma cerchi anche di arrivare alla sua sensibilità e alla sua partecipazione emotiva (riducendo le distanze);

5) partire dalle necessità culturali dei destinatari e rispondere alle domande che essi si pongono;

6) offrire agli ascoltatori elementi di identificazione;

7) limitarsi a presentare pochi concetti o idee per ogni trasmissione; saperli richiamare, senza cadere nella monotonia della ripetizione (Di Libero, 1987: 41-42).

Limiti del mezzo radiofonico

Se per alcuni versi, il fatto di impegnare un solo senso (l’udito) nell’ascolto della radio può essere un vantaggio, per contro ciò può stancare presto l’ascoltatore che, se non è perfettamente attento, può distrarsi e perdere il “filo”.

Chi ascolta è assente: non ci si può rendere conto delle sue reazioni e l’eventuale dialogo è molto ridotto (telefono).

Disturbi

I disturbi sono elementi perturbatori della comunicazione; si tratta di un’interferenza che:

– impedisce la comunicazione del messaggio;

– lo distorce.

Esistono varie specie di disturbi:

1) Il disturbo psicologico: è il disturbo che è interno all’ascoltatore perché è nervoso, preoccupato, ecc.

2) Il disturbo fisico: è provocato dall’ambiente e può distogliere l’attenzione dell’ascoltatore.

3) Il disturbo meccanico: è il disturbo causato da difetti di trasmissione o delle apparecchiature di amplificazione e ricezione.

4) Il disturbo semantico: è prodotto dal cattivo uso del linguaggio parlato o anche dal cattivo uso della musica in un programma radiofonico.

5) Disturbi strutturali: derivano dal cattivo uso dell’impianto radiofonico; o anche da una sbagliata impostazione dell’emittente (Di Libero, 1987: 51).

Funzioni del mezzo e motivazioni d’ascolto.

Tra le diverse funzioni attribuibili all’uso della radio, la più importante sembra ricondursi alla rottura dell’isolamento individuale. è probabile che tale funzione sia più consapevole in presenza di una obiettiva e forzata carenza di relazioni interpersonali (spesso, la pura e semplice solitudine per molte ore del giorno) da cui ci si difende consciamente con l’uso della radio. La suddetta funzione può anche essere assegnata inconsapevolmente quando le relazioni interpersonali, materialmente possibili, sono rimosse e differite.

I bisogni essenziali che si cercherebbe di soddisfare con l’ascolto radiofonico, sarebbero, molto in sintesi: il bisogno di rumore (rottura del silenzio), il bisogno di compagnia (rottura della solitudine) e il bisogno di informazione (superamento della relegazione sociale).

Conoscenza e scelta dei programmi

Bisogna dire che il modello di comportamento rappresentato dal “girare la manopola fino a trovare ciò che piace” non è stato mai nuovo per la radio e si presume sia applicato nell’arco di tutta la giornata e a tutti gli strati della popolazione.

Esiste poi una ricerca oculata e precisa che può esprimersi in diversi modi, come ad esempio:

ricerca del genere, a prescindere dal canale (in particolare per la musica leggera);

ricerca del canale indipendentemente dal programma (che postula un atteggiamento positivo verso l’emittente, che può tuttavia oscillare dalla pura evasione a forme di affiliazione politica o ideologica);

ricerca di un canale per un determinato programma ad una data ora.

In generale si sceglie una radio musicale o privata per l’evasione e quella pubblica per l’informazione.