La radio e il computer
Già alla fine degli anni ‘70 erano stati messi a punto sistemi che, collegati a computer più o meno sofisticati, erano in grado di controllare la messa in onda degli spot. I primi sistemi permettevano il controllo di diversi carousel contenenti gli spot da mandare in onda, alcuni Revox, su cui venivano montate le bobine con i diversi programmi musicali. Il computer permetteva la ricerca della cassetta, oltre al suo caricamento e la messa in onda, e registrava contemporaneamente su una stampante tutti i dati relativi alla trasmissione per la compilazione di un giornale, che allora non era obbligatorio ma che serviva all’emittente per il pagamento della SIAE e come riscontro pubblicitario.
Il supporto abituale dell’emittente era a quei tempi il disco in vinile, scarsamente controllabile in modo automatico, mentre i grossi registratori a bobina, facilmente gestibili da sistemi automatici, comportavano comunque un tempo di preparazione pari alla loro durata. Infatti le stazioni che si attrezzavano con sistemi di messa in onda automatici basati sui nastri dovevano necessariamente predisporre i nastri stessi e per farlo era necessario allestire uno studio di registrazione a sé stante, in grado di funzionare a pieno ritmo per sopperire alla mancanza di personale, ad esempio, durante la notte. Il costo di produzione era comunque alto, anche se si evitava il maggior costo della permanenza notturna dei deejay.
I sistemi di automazione presero invece una piega interessante quando la diffusione del Compact Disc raggiunse e superò quella del disco in vinile: infatti il Cd, disponeva di caratteristiche tali da permetterne l’impiego in totale automatismo senza che quest’ultimo comportasse un tempo di produzione pari a quello della sua durata. Fu comunque l’arrivo dei sistemi multiCd a sfruttare a pieno le potenzialità del Compact Disc.
Un archivio basato sui Cd dà la possibilità di scegliere liberamente da un catalogo aggiornabile i brani desiderati e di mixarli a piacimento, in particolare per la creazione anticipata di playlist da far eseguire alla macchina nelle ore notturne o tra un programma in diretta e l’altro. La programmazione può essere poi “personalizzata” con l’ausilio di diversi software dedicati: alcuni prevedono, per esempio, il numero di battute/minuto della musica piuttosto che l’indice di gradimento, o ancora la possibilità di mixaggi molto accurati tra due brani diversi, essendo possibile scegliere con estrema precisione il punto di inizio e di fine di ogni singolo brano, sovrapporre un messaggio parlato…
Il limite del sistema Cd è stato fino ad oggi la sua non registrabilità. Per questo si propone l’uso del sistema MiniDisc che impiega un segnale digitale compresso con la possibilità di registrare le informazioni infinite volte; inoltre offre l’opportunità di ripetere automaticamente parti della registrazione, modificare la sequenza di riproduzione all’interno dello stesso brano, copiare e tagliare, senza che con questo si verifichino “buchi” nella riproduzione. La prestazione finale è resa possibile da una memoria incorporata nel lettore MD, che memorizza fino a dieci secondi di segnale e lo rende disponibile all’occorrenza, consentendo alla testina ottica di raggiungere la traccia desiderata senza che l’audio venga interrotto.
A differenza dell’archivio dischi, quello relativo agli spot pubblicitari deve sottendere a precisi contratti da rispettare, a specifiche particolari nella sequenza e negli abbinamenti, nonché a tutto l’apparato amministrativo dell’emittente e per questo, è necessario disporre di apparecchiature e software affidabili e versatili.
L’uso del computer e di software dedicati, permette di gestire automaticamente e digitalmente tutte le funzioni di una radio: registrazione su hard disk per messa in onda di spot, jingle, ora esatta automatica, notiziari, brani, programmi; gestione della diretta con preascolto, campionatore, effetto eco, dual play (jingle su un brano), dissolvenze…
È inoltre possibile la generazione manuale o automatica di playlist con filtri per la selezione dei brani (anno, genere, battute per minuto, ecc.), inserimento automatico dei jingle più adatti (Mercantini, 1995: 100-106).
Tra gli altri mezzi a disposizione della tecnologia segnaliamo il Juke Box Telematico: collegato a un sistema di regia automatico, è uno strumento che consente all’ascoltatore di intervenire direttamente nella programmazione della radio. Si può telefonare per richiedere il brano preferito e il juke box risponde con voci preregistrate invitando l’ascoltatore a digitare il codice del brano desiderato.