Tesi di Laurea – I giovani e la radio

I mezzi di comunicazione di massa

La comunicazione di massa

È detto comunicazione di massa ogni processo di produzione, trasmissione e diffusione di testi, notizie, immagini, suoni, atto a raggiungere in modo simultaneo o comunque entro brevissimo tempo un gran numero di persone separate e disperse su vasto spazio e per lo più non in rapporto tra loro. I mezzi usati per tale processo vengono chiamati mezzi di comunicazione di massa (cinema, stampa, manifesti, televisione, radio, ecc.) o spesso mass media.

Del complesso processo della comunicazione di massa, fanno parte diversi elementi di cui è necessario introdurre alcune definizioni essenziali:

1. FONTE – È un’entità complessa da cui parte un’informazione, un messaggio o un contenuto. Alla base della fonte c’è il comunicatore, che è identificato da un soggetto (per lo più collettivo) che condiziona il contenuto dei messaggi, ovvero i programmi, i testi, le immagini, le notizie che vengono diffuse da un dato mezzo di comunicazione di massa in un certo momento.

2. CANALE – È il mezzo attraverso cui una fonte invia un messaggio ad una udienza (auditorio): l’uso dell’elettronica per la composizione, la riproduzione e la trasmissione di testi a stampa, le trasmissioni via satellite, le videocassette e i videotelefoni introdotti recentemente, stanno comunque sconvolgendo tutte le tradizionali classificazioni dei mass media.

3. MESSAGGIO (contenuto) – I messaggi vengono di solito classificati a seconda della loro natura (arte, informazione, istruzione, intrattenimento) o della tematica che essi affrontano (musica, scienza, sport, ecc.).

4. FEEDBACK o RETROCOMUNICAZIONE – Mentre la comunicazione interpersonale è solitamente bidirezionale, muovendosi da un primo comunicante ad un secondo e continuando alternativamente tra essi, le comunicazioni di massa, per definizione, sono generalmente unidirezionali fluendo da una fonte a un’udienza.

5. UDIENZA (ricevente) – È il pubblico destinatario dei messaggi inviati dalla fonte; è caratterizzato da una personalità, dall’appartenenza a una determinata classe o strato, dall’età, da situazioni contingenti. In genere dell’auditorio o pubblico si prendono in esame specialmente le dimensioni e la composizione in termini di età, sesso, professione (Demarchi, Ellena, Cattarinussi, 1987: 466-467).

Pubblicazione articolo tesi, pag 2.

I mezzi di comunicazione di massa nella storia

Prima dello sviluppo dei recenti mezzi che abbiamo a disposizione, la comunicazione di massa esisteva già in una forma primitiva: informazioni potevano essere trasmesse a gruppi di persone per mezzo di percussioni, cannoni, campane di chiesa, corni, fumo, fuochi e simili.

L’invenzione della macchina da stampa a vapore nel 1830 segna l’inizio dell’era dei mass media. I primi giornali cominciarono a circolare nel 1833.

I primi libri vennero prodotti dal 1850, i periodici apparirono dal 1860 in poi.

Durante il XIX secolo furono introdotte due nuove rivoluzionarie tecnologie di comunicazione.

La fotografia, il primo mezzo per catturare e ricreare una realtà visiva attraverso processi chimici e meccanici, fu inventata nel 1820, e un metodo per riprodurre fotografie attraverso la stampa fu perfezionato nel 1880.

Il telegrafo, introdotto nel 1844, fu il primo mezzo di tele-comunicazione. Quest’ultimo rivoluzionò la raccolta di notizie e generò altri media più grandi: il telefono nel 1876, il telegrafo senza fili nel 1897, la radio nel 1906 e la televisione nel 1920.

I mezzi di comunicazione della stampa

Si può dire che la storia dei media moderni iniziò con il libro stampato, cui seguì il giornale quotidiano: sembra, inoltre, che il precursore di quest’ultimo sia stata la lettera. In ogni caso, il giornale ebbe una portata innovativa superiore a quella del libro stampato: si pensi che in alcuni Paesi europei e negli Stati Uniti i quotidiani circolavano a milioni di copie già agli inizi del XX secolo.

Il cinema

Il cinema ebbe inizio alla fine del secolo diciannovesimo e fu principalmente una novità tecnologica nel campo dell’intrattenimento che propose storie, spettacoli, musica, drammi, comiche e trucchi tecnici destinati al consumo popolare.

La capacità di raggiungere in breve tempo un gran numero di spettatori mescolando i messaggi educativi con l’intrattenimento, permise di manipolare la realtà apparente del messaggio fotografico senza il rischio di perdere credibilità.

Inoltre, il cinema è stato più libero di esprimersi con contenuti di tipo violento, di orrore, o pornografico, senza la paura e l’impedimento di drastiche censure.

La radio e la televisione

La radio e la televisione sono sorte entrambe da tecnologie preesistenti: telefono, telegrafo, cinematografia e fotografia, registrazione del suono.

Il principale elemento innovativo comune a tali mezzi di comunicazione è stata la ripresa in diretta degli avvenimenti contemporanea al loro verificarsi. Un altro aspetto importante nella storia della radio e della televisione è stato il loro alto grado di regolamentazione, di controllo o di regime di autorizzazione da parte dell’autorità pubblica, prima per necessità tecniche, poi generato da un insieme di scelte democratiche, di interessi politici, economici e istituzionali.

I nuovi mezzi di comunicazione elettronici

Tra le ultime evoluzioni tecnologiche possiamo annoverare i mezzi telematici. Con questo termine si fa riferimento ad un insieme di attrezzature che fanno capo ad un’unità video centrale (schermo televisivo), collegata a una rete di computer. Rispetto ai ‘vecchi mezzi di comunicazione’, la distribuzione e la scelta non partono più esclusivamente dai distributori della comunicazione (decentralizzazione); la limitatezza delle trasmissioni di superficie viene superata con la trasmissione via cavo o via satellite; il ricevente può scegliere le proprie notizie e le informazioni e può essere egli stesso un ‘mittente’, collegandosi direttamente ad altri riceventi (interattività).

Le comunicazioni di massa come processo sociale

La scienza della comunicazione nel suo complesso identifica una serie di domande, comuni a tutti i livelli, alle quali la teoria e la ricerca cercano di dare risposta. Tali domande sono:

Chi comunica con chi? (emittenti e riceventi).

Perché si comunica? (funzioni e scopi).

Come avviene la comunicazione? (canali, linguaggi, codici).

Su quali temi? (contenuti, oggetti di riferimento, tipi di informazione).

Quali sono le conseguenze della comunicazione? (intenzionali o non intenzionali).

“Le comunicazioni di massa coinvolgono attualmente più persone per più tempo rispetto a qualsiasi altro processo a livello sociale, anche se con un’intensità minore. È difficile immaginare come la gran parte dei processi di comunicazione che avvengono a livello sociale potrebbe avere luogo senza i mezzi di comunicazione di massa. Poiché le comunicazioni di massa sono legate alla vita globale di una società (nazionale), sono fortemente influenzate dalle contingenze culturali e dagli eventi storici” (Mc Quail, 1989: 16-17).